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quarta-feira, 4 de março de 2015

Brasile, coppia gay adotta bimbo rifiutato da tre coppie etero - Pasquale Quaranta (La Repubblica.it)


"Troppo nero, brutto e ritardato". Con queste motivazioni tre coppie eterosessuali gli avevano detto di no. Ma al piccolo Paolo, 4 anni, da due anni in un orfanotrofio brasiliano, il Tribunale di Rio ha dato un'altra possibilità.

"Quando ci hanno avvisati che era stato trovato un bambino che si adattava al nostro profilo - raccontano il giornalista Gilberto Scofield Jr e il suo compagno Rodrigo Barbosa eravamo emozionatissimi. Paolo si trovava in un rifugio in una piccola città nella Valle do Jequitinhonha".

Quando Gilberto e Rodrigo entrano nell'orfanotrofio il piccolo si avvicina con sospetto. Passano pochi minuti, tutti e tre iniziano a giocare. "I nostri cuori erano colmi di speranza - spiegano i genitori adottivi - e siamo scoppiati in lacrime per la gioia".

Quella di Paolo è una storia a lieto fine ma con un percorso travagliato. Il piccolo è finito in orfanotrofio perché i genitori sono alcolizzati. Dopo la morte della madre, il padre non ha voluto saperne de crescerlo. La prima donna che ha adottato Paolo lo maltrattava, così a seguito di una denuncia dei vicini di casa Paolo era tornato al rifugio. Altre tre coppie, successivamente, avevano visitato l'orfanotrofio: le prime due lo avevano respinto perché "troppo nero", l'ultima perché "brutto e ritardato".

"Sono quattro mesi che Paolo è nella nostra vita qui a Rio - raccontano Gilberto e Rodrigo. Lui è in età prescolare, frequenta corsi di nuoto e di fitness e credeteci: non potrebbe essere più felice della sua nuova vita. Rilasciamo queste dichiarazioni per mostrare la nostra normalità, siamo una famiglia normalissima, due padri con il loro figlio, due gatti e il nostro cane".






















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