quinta-feira, 5 de abril de 2012

Volete, potete, siete decisi a fare ? - Dr. Marco Paret

Una simile domanda può sembrare assai strana. Affrettiamoci dunque a spiegarne il significato importantissimo. Ogni situazione della nostra vita è frutto di un nostro modo particolare di rapportarci al tempo.

1- Sapere ciò che si vuoleSpesso si crede di sapere ciò che si vuole, ma l'ideale è invece troppo impreciso, fluttuante o non corrisponde a noi stessi. Alcuni confondono il “volere” con il “desiderare”.  Non ci si può fissare su qualcosa privo di corpo, il risultato è nullo. Pensiamo che volere per noi implica un’azione. Dovremo perciò abituarci a formulare in una immagine rappresentativa di ciò che vogliamo effettivamente.

2- La possibilità di ciò che si vuoleE' inutile volere una cosa impossibile: il nostro noi stessi se ne accorgerebbe rifiutandosi di fare uno sforzo che saprebbe già essere inutile. In altre parole il nostro inconscio tenderebbe ad impedirci di sprecare inutilmente energia. Si vuole perché si può. Il vedere che un altro è  stato capace, apre la mente alla possibilità e permette all’atto di volontà di manifestarsi. Un’altra chiave è pensare se già nel passato non abbiamo avuto tale possibilità. Dite quindi a voi stessi: - Sì, posso.

3- La sincerità e la verità del volereSignifica “decidere di fare”. Delle tre condizioni psichiche dello sforzo di volontà, la sincerità del volere è quella che più spesso difetta, e si può ben dire che la maggior parte dei casi di cattiva riuscita si deve a questa mancanza di sincerità. Se rispondete sì a questa domanda potete allora passare alla fase seguente:

L’IDEAZIONE PRATICA

Molti hanno tanti ideali, ma non li realizzano. Ecco dove interviene il fenomeno tempo. Dopo l’idea e la sua immagine, abbiamo l’ideazione pratica, la precisazione dell’idea nel tempo. Chiamiamo «ideazione pratica» (idea-azione) l'arte di costruire nella nostra mente in antecedenza un piano della nostra attività, basandoci sugli elementi di cui disponiamo e tenendo conto dei risultati che vogliamo raggiungere.

L’«ideazione pratica» non è solo una semplice rappresentazione mentale, si può anche definire come un atto per il quale creiamo una matrice nell’Universo, disposta nella direzione del tempo, che include la preparazione di tutte le condizioni per cui uno stato desiderato diventa possibile. Essa mette ordine nel destino.

Ideali di vita ---> Collegamento al tempo (ideazione) ---> Azione

Come costruire efficientemente una successione di fasi

Ogni impresa importante viene portata a termine con il concorso di una successione (concatenazione logica) di fatti interdipendenti che comprendono studio, azione, relazioni e quant’altro sia necessario.

L’azione del giorno d'oggi deriva da quella del giorno prima ed è la base di quella del giorno dopo.

Bisogna giungere insomma a concepire la vita come una giornata unica di cui gli anni sono ore e i giorni secondi: giornata dell'eternità.

La nostra stessa vita, infatti, non è che parte di un tutto più vasto. Se vogliamo veramente darvi senso dobbiamo considerare questa dimensione superiore, nessuno che non consideri bene ciò sarà in grado di dare un esatto scopo alla propria esistenza.

Avendo ben fisso in mente questo concetto, se ne deduce che ogni giornata dovrà assolvere una parte, sia pur minima, del compito dell'intera vita pur essendo valida in sé stessa come un tutto.


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