domingo, 5 de fevereiro de 2017

Diario di vita: Il Volo ed alcune riflessioni


La mia Voloterapia è cominciata all'inizio di quest'anno. Non avrei mai immaginato che questi tre bravissimi ragazzi mi avrebbero sconvolto così tanto. 

L'amore per la lingua italiana è nato quando lavoravo ancora presso la rivista Sem Fronteiras, gestita dai missionari comboniani. È stato un amore nato per caso senza che me ne rendessi conto e dura già da quasi 40 anni. Ho deciso allora di frequentare un corso d'italiano nel 1980, ma non ancora come alunna regolarmente iscritta (studiavo all'epoca il giapponese e il francese). Solo due anni dopo ho fatto il "vestibular" un'altra volta per poter ottenere la "laurea" in italiano. 

Quando sento le belle voci interpretando con tanta emozione brani tali "Quando l'amore diventa poesia", "Io che amo solo te", "Ancora" e tanti altri è come se fossi entrata in una macchina del  tempo e avessi di nuovo la loro stessa età. 

Ma oltre al talento canoro, mi ha anche colpito il loro modo di essere: lavorano sodo quando c'è la lavorare, ma mantengono ancora la freschezza dei vent'anni, si divertono, scherzano, si prendono in giro e sono felici perché sono riusciti a far diventare realtà il sogno di cantare. 

Sono convinta che il loro incontro era già stato programmato dall'universo. L'incredibile è che vari alunni già li conoscevano ed io no. Non mi hanno richiamato l'attenzione prima, ma dicono che le cose succedono nel momento giusto quando uno ha la capacità di capire il perché di certi avvenimenti nella sua vita. 

Ed eccomi volodipendente come uno che non può farne a meno del cioccolato. Ma non mi lamento perché il mio amore per la lingua italiana è aumentato ancora di più: musica + lingua italiana sono due ingredienti che non possono mancare mai nel "menù" della mia vita. 





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