quarta-feira, 4 de abril de 2012

Venerdì 17 o 13 perché porta sfortuna ?

Perché porta (o porterebbe) sfortuna?

Il numero 17 o XVII scritto in numeri romani, che anagrammato diventa VIXI, che in latino è un verbo al tempo perfetto; tradotto in italiano vuol dire vissi. Già per questo ci sarebbe da ricorrere alla scaramanzia. Si pensi poi che il 17 se la litiga con il 13 sulla vera data di un evento storico: perché accadde un venerdì dell'Anno Domini 1307, mese di ottobre, che Filippo il Bello diede ordine di sterminare i Templari (sicuramente in quell'occasione qualche maledizione fu lanciata). A dire il vero, però, le due cifre litigano per mania di protagonismo e folklore popolare: la drastica fine dell'ordine ispirato da Bernardo di Chiaravalle avvenne il 13 ottobre.
Ma ci sarebbero anche ragioni a sfondo religioso per far ritenere il 17 un numero sfortunato: il diluvio universale, secondo l'Antico Testamento, iniziò il 17° giorno del secondo mese (ma si concluse lo stesso giorno del settimo mese); altro motivo il "Venerdì Santo", giorno in cui fu crocifisso Gesù Cristo. Ma di venerdì avvenne anche la tentazione di Eva e la distruzione del Tempio di Salomone.
I pitagorici lo aborrivano perché, povero, se ne stava tra il 16 e il 18, perfetti nella loro rappresentazione di quadrilateri 4×4 e 3×6. Luigi XVII, misero pure lui, inciampò nella Rivoluzione Francese e nel 1795, malaticcio e cagionevole, morì carcerato nella prigione del Tempio (che peraltro fu in precedenza luogo sacro dei Templari).

Eppure, anche in passato, c'è chi invece considerava il venerdì un giorno fortunato (a prescindere dalla data del calendario in cui cadeva): Cristoforo Colombo, ad esempio, non pensava assolutamente che fare le cose in quel giorno portasse male: partì da Portasserto Palos un venerdì; mise piede sulla nuova terra di venerdì e rientrò, sempre di venerdì, a Porto Palos. Superstizioni nate da eventi storici, insomma, che però sopravvivono nei secoli proprio grazie ai "superstiziosi" moderni.

Il 13 dovrebbe essere di origine scandinave/vichinghe. Qui il 13 porta sfortuna perché è il 13° dio del pantheon vichingo, e cioè Loki, che a forza di scherzi e cattiverie un po' troppo spinte riesce ad uccidere addirittura uno degli altri dei in incidente. Da quel momento viene cacciato e il suo numero associato alle disgrazie...

La superstizione è altresì alimentata dalle coincidenze storiche. Un classico esempio: il 17 agosto del 1896 Brigett Driscoll fu investita a Londra da un'auto guidata con imprudenza alla velocità di 12 chilometri all'ora. Fu la prima vittima di un incidente stradale.

Nell'Antica Roma e in Inghilterra, inoltre, il venerdì era dedicato alle esecuzioni capitali.

E poi per il "17", che, secondo la smorfia napoletana, equivale alla "disgrazia.



Nenhum comentário:

Postar um comentário