"Dalì. La Divina Commedia", prende il nome dall'omonima serie di xilografie nate dal genio dell'estroso artista spagnolo e ispirate al capolavoro dantesco.
Composta da cento opere a colori, firmate, numerate e pubblicate da Les Heures Claires a Parigi nel 1960, La Divina Commedia riunisce trentatre trittici, ognuno dei quali è composto di tre tavole riferite rispettivamente al Paradiso, al Purgatorio e all'Inferno danteschi. Fondendo in sé simboli, allusioni, esotismo, magia e allegorie in un connubio perfetto, l'opera è una delle maggiori espressioni del metodo pittorico "paranoico-critico" caratteristico dell'artista surrealista.
Dalì creò questi capolavori nel suo periodo illustrativo migliore e lavorò per quasi nove anni alla realizzazione dei cento acquerelli che, in seguito all'esposizione nel 1960 al Musée Galliera di Parigi, furono trasposti, dopo quattro anni di assiduo lavoro con il maestro stampatore Raymond Jacquet, in altrettante xilografie.
Nell'uso del colore ci si trova davanti ad una vera e propria antologia di modi, dal tratto fragile e guizzante all'uso plastico, come nei panneggi pesanti e materici.
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