segunda-feira, 19 de março de 2012

Mulan, una donna femminista che non ha perso la femminilità

Mi sono sempre piaciuti i cartoni animati della Disney. I miei prediletti sono "Lilli e il vagabondo", "Il Re Leone" e "La bella e la bestia".

Possiamo osservare l'evoluzione della donna: Biancaneve, Cenerentola e Aurora (la Bella Addormentata) aspettavano il Principe Azzurro che le avrebbero rese felici per sempre. Quando ho visto como Belle si comportava,  mi sono resa conto che la donna può aspettarsi di trovare un uomo che l'ami, ma non essere passiva in questo processo.

Mulan è un altro esempio di donna grintosa che si traveste da uomo per andare alla guerra, ma non dimentica mai il suo essere femminile che s'innamora di Shang,  il comandante dell'esercito.

Ecco la sua vicenda:

Nella Cina antica e leggendaria di secoli fa, il feroce condottiero degli unni, Shan-Yu, ha valicato la muraglia cinese con le sue truppe. Ora è pronto a sfidare l'esercito dell'Imperatore con il minaccioso proposito di conquistare la Cina, seminando terrore e distruzione.

Intanto, in un villaggio lontano, la giovane Mulan prende il té con il padre. Il papà la esorta a incontrare la sensale del paese. Il cui compito è di insegnare alle ragazze a comportarsi da brave mogli e di trovare loro marito: sposandosi, Mulan onorerà infatti la sua famiglia.

Mulan però ha un carattere ribelle: fatica a rispettare le ferree ritualitá della tradizione, che la preparano al matrimonio, tuttavia vuole compiacere i suoi genitori. La nonna l'ha aiutata a truccarsi, ad acconciarsi i capelli, a vestirsi come si conviene per l'incontro con la sensale, che dovrà giudicare se Mulan è pronta per sposarsi. Ma pur avendo un grillo portafortuna regalatole proprio dalla nonna, Mulan si comporta maldestramente di fronte alla sensale, che la caccia via bollandola così: "Sei il disonore della tua famiglia".

Al mesto ritorno a casa, Mulan trova una brutta sorpresa. Con un proclama, l'Imperatore ha chiesto a ogni famiglia di mandare un uomo a combattere contro gli unni. Anche suo padre, sebbene sia molto malato, non può rifiutare di arruolarsi. Mulan interviene protestando con i messi imperiali ma è inutile.

Per salvare il padre malato, Mulan decide di arruolarsi al suo posto, sfidando i pericoli e la tradizione secolare che considera l'armata imperiale una cosa sacra, innaccessibile alle donne. Mentre i suoi genitori dormono, si taglia i capelli e indossa l'armatura del padre: con questo travestimento, ora è un uomo.

In sella al suo cavallo, Mulan è partita per arruolarsi, mostrandosi coraggiosa e incosciente al tempo stesso. Quando infatti, la mattina dopo, il padre si accorge del travestimento di Mulan, prova un dolore immenso: non può infatti raggiungere la figlia e farle cambiare idea perché se i militari scoprissero la sua vera identità, sarebbe condannata a morte con l'accusa di aver disonorato l'esercito dell'Imperatore fingendo di essere un guerriero e mentendo sulla sua vera natura.

Quel travestimento anticonvenzionale turba il sonno eterno degli antenati di Mulan che riposano nel tempio della sua casa e li fa risvegliare. Sconvolti per il comportamento della ragazza, gli spiriti indicono una riunione, dicendo che è in gioco l'onore della famiglia. Alla fine decidono di evocare il più potente tra i dragoni che vigilano a protezione della famiglia, affinché, prima che sia tardi, riconduca a casa Mulan servendosi del suo potere.

Il compito di evocare il dragone è dato a Mushu, un minuscolo drago, che era già tornato in vita al momento del risveglio degli antenati di Mulan. È un drago un po' stupidino e ha perso il prestigioso ruolo di protettore della famiglia ed è stato retrocesso a semplice aiutante degli spiriti degli antenati. Per ritrovare il ruolo perduto, Mushu (che ha la voce di Enrico Papi) decide di aiutare da solo Mulan. Con una bugia fa credere agli spiriti di aver risvegliato il dragone e va in cerca della ragazza.

Mushu ha un piano tutto suo: non vuole che Mulan ritorni a casa ma che, combattendo travestita da uomo, diventi un'eroina e renda onore al nome della sua famiglia. "Così farò una bella figura e verrò preso di nuovo in considerazione dagli antenati", pensa il minuscolo drago. Accompagnato dal grillo portafortuna della nonna di Mulan, Mushu raggiunge la ragazza e la convince di essere un saggio consigliere, spiegandole, con la sua faccia tosta, che era stato mandato dai suoi antenati per salvarla.

Quando Mulan giunge nel campo militare e consegna al capitano Shang la richiesta di arruolamento, è terrorizzata. "Come farò?", si domanda la ragazza. Sotto suggerimento di Mushu, dice di chiamarsi Ping, poi tenta di apparire un giovanotto rude, dalla voce roca, ma esagera e finisce per litigare con gli altri commilitoni. Così viene rimproverata dal suo comandante che ordina: "Soldato Ping, dimostra di essere un uomo vero!".

Durante l'addestramento, Mulan, nelle vesti del soldato Ping, commette un mucchio di errori. Il capitano Shang è infuriato ma Mulan non getta la spugna: con una fiera determinazione e con la sua intelligenza si conquista il rispetto degli altri soldati e del suo capitano.

Mushu, intanto, sognando il giorno in cui Mulan sarà un'eroina e lui riavrà il suo prestigio tra gli antenati della ragazza, fa avere al capitano Shang un falso messaggio: la truppa deve raggiungere subito l'armata imperiale impegnata in battaglia. Mulan va al fronte.

Il falso messaggio inventato da Mushu trascina però la truppa del capitano Shang alla scoperta di una crudele verità: l'esercito unno ha realmente travolto l'armata imperiale e ha messo a fuoco e fiamme tutto ciò che sbarrava il suo passo. Mulan cammina sgomenta tra le rovine, mentre il capitano Shang scopre che suo padre, generale dell'esercito cinese, è stato ucciso. Nei suoi occhi e in quelli dei suoi soldati si legge la volontà di fermare gli invasori, che intanto si stanno dirigendo verso la città imperiale per conquistarla.

Il capitano Shang sa che le sue truppe sono di gran lunga inferiori per numero a quelle degli unni e perciò spera di sorprendere gli invasori alle spalle senza che sospettino della loro presenza. Ma Mushu combina un guaio: lancia maldestramente un razzo da un carro pieno di munizioni e gli unni, scoperta la posizione e le intenzioni dei soldati cinesi, li assalgono e li inseguono. Una specie di fiume in piena di guerrieri unni ricopre le distese bianche degli altopiani innevati del passo del Tung-Shao mentre Mulan fugge via.

La lotta è impari ma Mulan punta astutamente un razzo a forma di testa di drago verso la cima innevata di una montagna, sotto la quale stanno passando gli unni. Dopo averla raggiunta, il razzo innesca una valanga che travolge mortalmente l'esercito degli invasori.

La valanga si sta per abbattere anche sul capitano Shang. ma, ancora una volta incurante del pericolo, Mulan compie un atto di grande coraggio e rischia la sua vita per raggiungere il capitano. Dopo averlo preso per mano, riesce a portarlo in salvo sul suo cavallo.

Mulan è rimasta ferita e viene affidata alle cure di un dottore che scopre la verità: Ping è una donna e lo comunica ai soldati esterrefatti. Nonostante il suo grande eroismo, Mulan andrebbe uccisa per aver mentito, ma il capitano Shang ha pietà di lei. Le deve la vita e così la risparmia abbandonandola tra la neve.

Mulan è triste e Mushu le confessa che anche lui ha mentito, perché non era stato scelto dai suoi antenati per aiutarla. Le dice: "Tu almeno lo hai fatto per salvare tuo padre. Io invece per i miei interessi personali". Intanto Shan-Yu, il capo degli unni è ancora vivo.

Dal luogo dove si trova, Mulan si accorge che il capo degli unni è sopravissuto alla valanga di neve insieme con uno sparuto gruppo di fedelissimi e li vede dirigersi verso la città imperiale. In città si stanno svolgendo i festeggiamenti in onore del capitano Shang: tutti credono infatti che gli invasori siano stati sconfitti.

In sella al suo cavallo Mulan va dal capitano Shang per dirgli che lo spiegato Shan-Yu è ancora vivo. E infatti il drappello di unni s'impossessa del palazzo imperiale. Mulan é pronta a combattere con Shang.

Con astuzia, Mulan riesce a entrare con altri soldati nel palazzo dove gli unni hanno in pugno l'Imperatore, facendo travestire i suoi compagni da donna. Credendo che siano concubine, gli unni abbassano la guardia ma, scoperta la verità, vengono sconfitti per sempre. L'Imperatore le dice: "Sei scappata di casa, impersonato un soldato, ma hai salvato la Cina".

Mulan ormai è un'eroina. Ha dimostrato che, a dispetto delle apparenze, ciò che conta è il coraggio e la bontà d'animo di una persona. Per questi doti si è innamorato di lei il capitano Shang. Mulan ha avuto tanto onore e così anche Mulan ha la sua ricompensa: torna a essere un drago protettore della sua famiglia.


(testo tratto dalla rivista "Gente")



Il meglio di Mushu


Mulan incontra Mushu


Mulan incontra Shang


'Farò di te un uomo"









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