quinta-feira, 29 de agosto de 2013

Misurare il tempo


Fin dalla preistoria l'uomo ha avuto l'esigenza di calcolare e prevedere l'avvicendarsi dei giorni, delle stagioni e degli anni. Ecco come ha fatto.


PREISTORIA

I primi strumenti sono stati gli orologi solari, le meridiane: le più antiche risalgono al Neolitico. Le pietre - se singole sono dette menhir - erano orologi ma anche calendari e osservatori astronomici. L'elemento fisso della meridiana (gnomone) proiettava l'ombra su un quadrante dove la giornata di luce era divisa in 12 parti, dall'alba al tramonto, che variavano di lunghezza a seconda della stagione.


EGIZI

Presso gli Egizi, gli obelischi, eretti per funzioni celebrative, erano gnomoni di meridiane. Per non dipendere dai raggi solari, fu inventata la clessidra, basata sul flusso di acqua in uscita da un contenitore: la più antica è di 3.500 anni fa ed è stata trovata nella tomba del faraone Amenhotep I. Più antico di un migliaio di anni era il merkhet, con cui si calcolava l'ora di notte prendendo como riferimento il movimento delle stelle: era formato da un asse mirino e da una squadra con filo a piombo.


GRECI

Nel III sec. a. C. Ctesibio inventò un orologio ad acqua: rendeva costante il flusso d'acqua in uscita da un recipiente per riempire un altro contenitore in cui saliva, col livello del liquido, un galleggiante che muoveva un indicatore con lancetta.


ROMANI E MEDIOEVO

I Romani inventarono l'orologio negativo solare: un raggio di sole, attraversando una fessura, indicav il passare del tempo. Nel Medioevo si diffusero gli orologi a candela: un modello bizantino conteggiava lo scorrere delle ore valutando la quantità di cera consumata dalla combustione. La candela poteva avere incise tacche temporali che ne aiutavano la lettura.


DAL DUECENTO AL SEICENTO

I primi orologi meccanici, del XIII secolo, furono sviluppati nei monasteri, per scandire le ore di preghiera. Gli "svegliarini monastici" erano composti da un ingranaggio metallico con ruote azionate da pesi: dopo un tempo stabilito azionavano una campanellina. Nel tardo Medioevo si erano diffuse anche le clepsamia, clessidre a sabbia. Nel XVII secolo Galileo scoprì le leggi del moto di un pendolo: ciò permise all'olandese Christiaan Huygens, nel 1656, di creare l'orologio a pendolo.


L'ETÀ MODERNA

La meccanica degli orologi divenne sempre più precisa. L'ultima frontiera sono gli orologi atomici, basati su una frequenza di risonanza di un atomo: dopo un modello sperimentale del 1949, il primo orologio atomico sufficientemente accurato fu realizzato nel 1955 all'Istituto Nazionale di Fisica della Gran Bretagna.



(testo pubblicato sulla rivista Focus nº 223 - maggio 2011)


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