Dylan Dog è un personaggio immaginario, protagonista del fumetto horror Dylan Dog, edito dalla Sergio Bonelli Editore e costruito da Tiziano Sclavi sulla base del personaggio di John Silence dello scrittore inglese Algernon Blackwood .
Il suo nome è stato ripreso dal poeta Dylan Thomas, ed era il nome che Tiziano Sclavi dava provvisoriamente a ogni suo personaggio prima di scegliere il vero nome da dargli. In questo caso però il nome rimase quello. La caratterizzazione grafica di Dylan Dog (realizzata da Claudio Villa e attuata per la prima volta da Angelo Stano) è ispirata all'attore Rupert Everett per richiesta dello stesso Sclavi, e l'ambientazione tipica è quella di Londra, dove il protagonista vive al numero 7 di Craven Road. Il nome della via è stato scelto in onore di Wes Craven, sceneggiatore e regista della popolare serie di film Nightmare incentrata sul terribile personaggio di Freddy Krueger. Nella realtà a Londra esistono diverse vie con questo nome, ma esiste una sola "Craven Road" nel centro cittadino, a Westminster (le altre sono piuttosto periferiche), e al civico 7 vi è un ristorante italiano chiamato "Bruno's Snack Bar", nel quale è attualmente in vendita un sandwich dal nome 'Dylan Dog'. Secondo quanto affermato da lui stesso a pagina 71 dell'albo numero 250, Dylan è alto 185 cm e ha 33 anni.
L'abbigliamento è uno dei suoi elementi caratteristici: veste sempre allo stesso modo, camicia rossa (tranne in alcune copertine disegnate da Villa e nel ciclo "Gli inquilini arcani", storie a colori fuori serie con testi di Sclavi e disegni di Corrado Roi, in cui indossa una camicia bianca), giacca nera, jeans Levi's e scarpe Timberland.Anche durante la brutta stagione non porta mai né cappotto né ombrello (anche se lo si vede in montgomery nei numeri 16-17 della serie), poiché il cappotto «rovinerebbe il suo look» mentre dell'ombrello pensa: «Lo trovo un'invenzione inutile. Specialmente quando non piove».
Dylan Dog è astemio dopo aver avuto un passato da alcolizzato, anche se già nel secondo albo lo si vede bere una birra in bottiglia (che nella Granderistampa è stata "trasformata" in aranciata). In molti albi, inoltre, si definisce, o viene definito da Groucho, «un astemio che si dimentica spesso di astemiarsi». Oltre a ciò, Dylan non fuma ed è vegetariano.
Soffre di diverse fobie. Oltre ad essere claustrofobico e a soffrire di vertigini, è estremamente aerofobico; nelle poche "trasferte" all'estero, utilizza sempre la sua automobile, oppure, per attraversare l'oceano o la Manica, prende una nave (pur soffrendo di mal di mare). È generalmente ipocondriaco.
Dylan nutre scarso interesse per i molti aspetti della vita moderna. Non ama i telefoni cellulari e per tenere il proprio diario si affida a penna d'oca e calamaio. Ama molto la lettura, in particolare la poesia, la musica; i suoi interessi spaziano dalla classica all'heavy metal, e i film horror. Nonostante sia perennemente in bolletta, non nutre particolare interesse verso il denaro, talvolta investigando senza farsi pagare. La sua tariffa da investigatore privato era originariamente di 50 sterline al giorno più le spese, ma è aumentata a 100 a partire dall'albo numero 145 della serie mensile (ottobre 1998, dopo esattamente 12 anni di "attività"). Nel numero 146 fa un'eccezione, facendosi pagare ben 1000 sterline al giorno per lavorare per il ricco Darknight. Spesso riceve tra le 1000 e le 5000 sterline di anticipo. Ai numerosi clienti accorsi nel suo studio nel corso degli anni, il primo consiglio che solitamente dà è quello di rivolgersi a uno psicologo o psichiatra. Molto spesso, quando i clienti sono donne, Dylan Dog se ne innamora e spesso ha una relazione con loro, tuttavia non mancano le occasioni in cui "va in bianco".
A suo dire, il metodo d'indagine di Dylan Dog nella sua professione di indagatore dell'incubo consiste nel partire da ipotesi razionali o normali, ma il più delle volte ciò che si trova di fronte è l'incubo. In realtà Dylan è un abilissimo detective, formatosi a Scotland Yard agli ordini dell'ispettore Bloch, e non crede nelle coincidenze.
(testo tratto da Wikipedia)
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