domingo, 6 de novembro de 2011

L'importanza del dattero


I datteri sono i frutti della palma da datteri, e si consumano, in Italia, soprattutto essiccati. Sono coltivati intensamente nel Nord Africa (Tunisia, Algeria, Marocco), pochissimo in Italia.
La parola dattero deriva dal greco "dàktulos" e significa "dito": infatti il frutto ricorda molto nella forma un dito.
I datteri devono la loro capacità di conservazione all'elevato contenuto di zucchero: 63-72%. A titolo di confronto ricordo che nella mela fresca lo zucchero è presente dal 10 al 15% e nell'arancia dall'8 al 12%. L'alta concentrazione di zucchero impedisce lo sviluppo dei microbi (vedi marmellata e sciroppi) ed é un metodo di conservaziione dei cibi noto da secoli.
La frutta essiccata ha subito anche un processo di disidratazione. In questo modo la conservazione è protratta perché la ridotta presenza di acqua (17%) rende difficile lo sviluppo microbico e le attività enzimatiche. La frutta zuccherina essiccata è quasi sempre trattata anche con anidride solforosa, per evitare un eccessivo imbrunimento e per potenziare l'attività antibatterica. Rispetto alla frutta fresca, il contenuto vitaminico della frutta secca è irrilevante.
Oltre che di zucchero, i datteri sono una buona fonte di sali minerali (potassio, ferro, calcio, fosforo) e di fibre cellulosiche. Trascurabile la quantità di grassi e di proteine vegetali.
L'apporto calorico è notevole (253 calorie per ogni 100 grammi di parte edibile): quindi non sono adatti per le diete dimagranti.
I datteri secchi richiedono un'adequata masticazione. A questo proposito vale la pena ricordare che la frutta secca zuccherina si appiccica facilmente ai denti e quindi aumenta la possibilità di sviluppo della carie. Di conseguenza, quando i bambini gustano la frutta secca zuccherina (e i dolci in genere) devono imparare a lavarsi i denti, anche nel corso della gornata, oltre che alla sera.
Ci sono datteri teneri, semiteneri e secchi: quelli semiteneri sono i più diffusi.

Filetto ai datteri

Ingredienti:
4 fette di filetto di manzo da 150 grammi l'una, 3 cucchiai di olio d'oliva, una cipolla, una foglia di alloro, mezzo bicchiere di vino bianco, un cucchiaio di burro, un cucchiaino di farina, 16 datteri freschi, un mazzetto di erba cipollina, sale, pepe, 150 grammi di panna

Per 4 persone
Tempo di preparazione: 30 minuti

Preparazione:
Fate rosolare a fuoco vivace le fette di filetto in padella con l'olio, salatele, pepatele e tenetele da parte al caldo. Tritate la cipolla e mettetela a rosolare nell'olio, poi aggiungete 8 datteri tagliati a pezzetti, la foglia d'alloro, il burro mescolato con la farina, il vino, sale e pepe. Cuocete la sala 10-15 minuti, poi aggiungete la panna e fate adensare per 2 minuti. Unite le fette di filetto alla salsa in padella, fate scaldare, quindi cospargete con un trito di erba cipollina e guarnite ogni filetto con 2 datteri freschi.

("Mangiar sano" - testo del dott. Renzo Pellati e ricetta di |Patrizia Novak - rivista Grazia)

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