terça-feira, 24 de janeiro de 2012

La storia di Knut, l'orso polare tedesco

Knut (Berlino, 5 dicembre 2006 - Berlino, 19 marzo 2011) è stato un orso polare nato in cattività allo Zoologischer Garten (Berlino). Rifiutato dalla madre, è stato allevato dai guardiani dello zoo. Tra gli orsi polari nati allo zoo di Berlino, in oltre trent'anni Knut è stato il primo a sopravvivere all'infanzia. Allo stesso tempo è stato oggetto di una campagna mediatica internazionale, che lo ha trasformato in una grande attrazione turistica. Dopo che il quotidiano tedesco Bild riportò il pensiero di un attivista per i diritti degli animali, che apparentemente sembrava desiderare la morte del cucciolo d'orso, è scoppiata una vera indignazione mondiale ed i fan hanno espresso la loro volontà di far continuare a vivere l'orsacchiotto, facendolo allevare dagli umani. I bambini protestarono fuori dallo zoo e da tutto il mondo furono mandate e-mail e lettere che esprimevano la compassione per la vita del cucciolo.

Il fenomeno "Knutmania", oggetto di larga attenzione da parte dei mass media, ha conquistato il mondo e ha portato alla creazione di numerosi giocattoli, DVD e libri. La vicenda del cucciolo ha determinato un significativo incremento dei profitti dello zoo di Berlino nel 2007, stimati per circa 5 milioni di euro. Nello stesso anno, le visite allo zoo sono cresciute del 30%, rendendolo il più remunerativo di sempre nei suoi 163 anni di esistenza.

Knut è nato allo zoo di Berlino da un'orsa di vent'anni, Tosca, un'ex artista circense della Germania dell'Est nata in Canada, e dal suo compagno tredicenne Lars, che inizialmente viveva al Tierpark Hellabrunn di Monaco. Dopo un periodo di gestazione senza problemi, il 5 dicembre del 2006 sono nati Knut e il suo fratellino senza nome. Tosca, per ragioni sconosciute, aveva rifiutato i suoi cuccioli, abbandonandoli su una roccia nel recinto degli orsi polari. I guardiani dello zoo salvarono i cuccioli tirandoli fuori dal recinto con una grande rete da pesca, ma il fratello di Knut morì quattro giorni dopo per un'infezione. Knut è il primo orso polare in oltre trent'anni ad essere nato e sopravvissuto nello zoo di Berlino. Della grandezza di un porcellino d'India, passò i primi 44 giorni della sua vita in un'incubatrice prima che il guardiano Thomas Dörflein potesse allevarlo.

Le continue attenzioni di cui Knut aveva bisogno, resero necessario non solo che Dörflein dormisse di notte su un materasso accanto alla cuccia, ma anche che giocasse con il cucciolo, gli facesse il bagno e lo nutrisse quotidianamente. La dieta di Knut iniziò con una bottiglia di latte in polvere per neonati miscelato con olio di fegato di merluzzo, ogni due ore, per poi passare, all'età di quattro mesi, a latte e farinata d'avena miscelato con vitamine e cibo per gatti. Dörflein accompagnava Knut durante le due apparizioni pubbliche quotidiane di un'ora, comparendo, quindi, in molti video e fotografie insieme al cucciolo. Divenne, di conseguenza, una celebrità secondaria in Germania e si guadagnò la Medaglia al Merito di Berlino per le costanti cure prestate al cucciolo.Dörflein morì per un attacco cardiaco il 22 settembre 2008 all'età di 44 anni.

Knut è stato presentato per la prima volta al pubblico il 23 marzo 2007. Circa 400 giornalisti visitarono lo zoo di Berlino in quello che venne chiamato il "Knut Day" (il giorno di Knut), per riferire al mondo della prima apparizione pubblica del cucciolo. Poiché Knut divenne oggetto dell'attenzione dei media in tenera età, molte storie e falsi allarmi riguardanti la salute e il benessere del cucciolo circolarono durante il suo primo anno di vita. Per esempio, il 16 aprile 2007, Knut fu rimosso dalla mostra a causa di un mal di denti conseguente alla crescita dei canini superiori destri, ma all'inizio i reporter dichiararono in maniera vaga che soffrisse di una malattia sconosciuta e che conseguentemente fosse in cura con degli antibiotici. Tanto rumore fu fatto anche su una minaccia di morte spedita poco prima delle 15.00 ora locale di mercoledì 18 aprile 2007. Lo zoo aveva ricevuto una lettera anonima via fax che diceva "Knut ist tot! Donnerstag Mittag" ("Knut è morto! Giovedì a mezzogiorno"). In risposta, la polizia incrementò le misure di sicurezza intorno all'orso. L'ora indicata passò senza incidenti o danni per Knut.
Malgrado il 30 aprile 2007 il Der Spiegel avesse riportato che l'orso stava "diventando sempre meno carino" man mano che cresceva,quell'estate Knut continuò ad attrarre allo zoo un pubblico record. Dopo aver raggiunto i sette mesi e i 50 kg (110 libbre) nel luglio del 2007, le due apparizioni pubbliche giornaliere di Knut furono cancellate, in quanto diventate rischiose per la sicurezza del suo guardiano. Il portavoce dello zoo, Regine Damm, disse, inoltre, che era tempo che l'orso "frequentasse altri orsi e non solo persone". Dopo aver vissuto nello stesso recinto con Ernst, un cucciolo di orso nero Malese, nato un mese prima di Knut, e sua madre, Knut fu spostato nel suo spazio privato. Anche se il numero dei visitatori diminuiva rispetto ai valori massimi registrati a marzo ed aprile, Knut rimase, comunque, un'importante attrazione dello zoo per il resto del 2007. Il massimo storico fu registrato nell'agosto 2007, con 400.000 ospiti.

Alla fine del 2007, notizie di Knut e della sua vita allo zoo venivano ancora segnalate in tutto il mondo. La rigida dieta di Knut, necessaria per ridurre l'aumento del suo peso naturale indispensabile per sopravvivere agli inverni rigidi, comparve nei titoli dei giornali al di fuori della Germania. I suoi pasti giornalieri furono ridotti da quattro a tre e vennero limitati i dolcetti, come i croissants, i preferiti dal giovane orso polare. A settembre, dopo essersi fatto male ad una zampa scivolando su una roccia bagnata nel suo recinto, ci furono manifestazioni di preoccupazione e supporto dai fan di tutto il mondo.

Nel novembre 2007, con un peso di oltre 90 kg (198 libbre), Knut fu ritenuto troppo pericoloso per i contatti ravvicinati, e l'interazione con gli addestratori venne ulteriormente ridotta. I festeggiamenti per il suo primo compleanno, a cui parteciparono centinaia di bambini, furono trasmessi in diretta dalla televisione tedesca. Inoltre, la zecca nazionale emise 25.000 speciali monete d'argento commemorative per ricordare l'evento.

Un anno dopo il suo debutto pubblico, sebbene fosse ancora considerato un cucciolo, Knut pesava più di 130 kg (286 libbre). Una lastra di vetro spessa sei pollici, abbastanza forte da resistere ad un colpo di mortaio, fu posta tra lui ed i visitatori dello zoo. Alla fine di marzo 2008, Markus Röbke, uno dei guardiani che aveva contribuito ad allevare Knut, affermò che l'orso avrebbe dovuto lasciare lo zoo prima possibile per ambientarsi a vivere da solo.Aggiunse inoltre che Knut sentiva chiaramente la mancanza della sua passata figura paterna, Thomas Dörflein, ed era talmente abituato a ricevere delle attenzioni che quando nessuno era vicino al suo recinto si metteva a piangere: «Knut ha bisogno di un pubblico», ma «questo deve cambiare».Ad aprile, i partecipanti alla campagna per il benessere degli animali criticarono lo zoo per aver permesso a Knut di uccidere e mangiare dieci carpe dal fossato che circondava il suo recinto, in quanto rappresentava una violazione dei regolamenti sulla protezione degli animali. L'esperto di orsi dello zoo, Heiner Klös, disse che il comportamento di Knut «rientrava nella sua natura di orso polare».

Nel luglio del 2008, venne reso noto che lo zoo di Neumünster nella Germania del nord, proprietario del padre di Knut, stava facendo causa allo zoo di Berlino per i profitti guadagnati grazie al successo ottenuto da Knut. Sebbene lo zoo di Berlino ammise che legalmente Knut appartenesse a Neumünster, in virtù di un precedente accordo, non volle riconoscergli alcun diritto sui propri guadagni. Peter Drüwa, il direttore dello zoo di Neumünster, dichiarò che in passato avevano cercato di negoziare con lo zoo di Berlino, ma non avendo raggiunto alcun compromesso si erano rivolti al tribunale per ottenere una sentenza a loro favore: «Non vogliamo rimuovere Knut dal suo ambiente, ma abbiamo diritto alla nostra richiesta di denaro». Alla fine lo Zoo di Berlino acconsentì a pagare 430.000 € allo zoo di Neumünster. Poco dopo il secondo compleanno di Knut, iniziò a circolare la notizia che l'orso sarebbe stato trasferito in un altro zoo, perché stava diventando troppo grande per il suo recinto. Da allora lo zoo ha rilasciato dichiarazioni nelle quali afferma di volere tenere Knut ed anche il sindaco di Berlino, Klaus Wowereit, ha dichiarato di volere che il cucciolo ancora adolescente rimanga nella capitale.

L'orso è morto improvvisamente il 19 marzo 2011 per una lesione al cervello.


(testo tratto da Wikipedia)



Knut e Thomas



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