Secondo gli esperti, sono le nostre ultime
parole “magiche”: grazie a loro riusciamo a esprimere l’inesprimibile, dal
sesso alla sorpresa. E a evitare gli scontri fisici.
Le più usate dagli italiani
Quali sono le parolacce più usate dagli
italiani ?
Nel “Lessico di frequenza dell’italiano
parlato” (una ricerca del 1991 sulle conversazioni di 1.653 persone), su un
totale di 15.641 parole, la prima parolaccia che appare nella lista (cioè la
più usata dagli italiani) è CAZZO, che si classifica al 722º posto (dopo NOTARE
e prima di VERDE).
Ecco la classifica delle 10 PAROLACCE più
usate, in ordine decrescente: cazzo, casino, fregare, stronzata, coglione,
balla, culo, vaffanculo, imbecille, incazzare.
E quante sono le parolacce nella lingua
italiana? Il vocabolario Zingarelli, fra espressioni volgari, popolari,
gergali, spregiativi e ne conta 301: lo 0,22 del totale (134.000 voci: ogni 500
parole c’è una parolaccia). Ma in realtà l’elenco è molto più lungo: il
dizionario non registra le espressioni composte (porco Giuda) o dialettali. Tant’è
che i linguisti Valter Boggione e Giovanni Casalegno, nel “Dizionario storico
del lessico erotico italiano”, hanno raccolto oltre 3.000 termini osceni;
Giovanni Casalegno e Guido Goffi in “Brutti, fessi e cattivi” hanno censito
2.800 insulti.
“Di fronte a questi dati”,
dicono i linguisti Keith Allan e Kate Burridge dell’Università Monsh di
Victoria (Australia) “è quantomeno curioso che la gente sia affascinata dal
mito che gli eschimesi abbiano decine di parole per indicare la neve”...
Su 301 parolacce italiane, il
49,2% sono di origine sessuale (compresi i termini riferiti agli escrementi,
che secondo Freud rientrano in ambito sessuale). Il resto sono insulti che
prendono di mira comportamenti, origini etniche o sociali, difetti fisici o
mentali.
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