domingo, 9 de outubro de 2011

I violini di Antonio Stradivari (Cremona 1644 - 1737)


In tutto il mondo il nome Stradivari è sinonimo di "violino". Questo maestro liutaio, infatti, ha dato al violino un'anima, cioè la perfezione del suono. Ancora oggi il suo modo di lavorare rimane in parte misterioso. Nessuno è riuscito a scoprire il segreto delle sue vernici, né gli esatti calcoli matematici sui quali basava il proprio lavoro.

Da sempre, i più grandi violinisti del mondo pensano che suonare uno Stradivari sia una specie di "consacrazione" musicale. Salvatore Accardo ne possiede addirittura tre, ad Uto Ughi lo rubarono, Nicolò Paganini lo suonava in modo sconvolgente.

Dei mille violini costruiti da Stradivari, oggi ne rimangono circa 650. Uno di questi è conservato al Museo Stradivariano di Cremona ed è suonato tutti i giorni da un musicista che ha il compito di tenerlo "in esercizio". Sempre a Cremona, si trova la Scuola Internazionale dei Maestri Liutai, che continua l'opera di Stradivari.



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