- Perché si dice MICA ?
In origine questo avverbio era una parola latina che significava briciola, pezzo di pane o granello. Ancora oggi nell'Italia settentrionale la micheta è un tipo di pane. Nel Trecento si usava l'espressione "raccogliere le miche", nel senso di "ricavare poca cosa" o "miseri vantaggi", le briciole appunto. Lo testimoniano questi versi di Boccaccio: "Io ho ricolte della vostra mensa (o Muse)/Alcune miche da quelle cadute".
NEGAZIONE. Nel tempo questa piccola parola è diventata un rafforzativo negativo: "mica male" significa quindi "niente affatto male", cioè, molto bene!
- C'è un sinonimo di SINONIMO ?
"Equivalente" e "omologo" (sottinteso "lessicale") sono giudicati accettabili, anche se la voce sinonimo (di origine trecentesca) secondo i linguisti non ha sinonimi che ne esprimano l'esatto significato. Piace ancora meno agli esperti la voce latina "alias", usata in genere al posto di "altrimenti detto" (Giuseppe Balsamo alia Cagliostro) e quindi sostanzialmente diversa da sinonimo.
- Da dove viene la parola FERIE ?
La parola "ferie" deriva dal latino: le "feriae publicae" dei Romani erano feste religiose in cui era proibito lavorare.
- Perché ciò che si compra in cartoleria si chiama CANCELLERIA ?
Pochi di quanti entrano in una cartoleria metterebbero in relazione la cancelleria con il cancello di una villa. Eppure è così e - cosa ancor più sorprendente - cancello deriva a sua volta da cancro. Cancer in latino era il "granchio" e siccome le recinzioni e le staccionate erano di regola formate da rami o ferri intrecciati, che ricordavano un po' le zampe del crostaceo, vennero chiamate "cancelli", cioè piccoli granchi. Ma i cancelli hanno bisogno di un sorvegliante: questo fu il cancellarium, il "cancelliere", che col tempo crebbe di importanza diventando il guardasigilli del sovrano o il Primo Ministro. E la cancelleria ? Naturalmente era l'"Ufficio del Cancelliere", con tutti i suoi impiegati, ma via via cominciò a designare tutto il materiale occorrente a redigere gli atti di quell'ufficio, dalla penna d'oca alla matita, ai fogli per i tabulati.
- Perché si dice TAROCCATO per indicare un oggetto falso ?
Le ipotesi sono molteplici. Quella più accreditata riconduce l'origine del detto al particolare uso delle carte dei tarocchi. Inizialmente (XIV - XVII secolo) erano semplici carte da gioco; solo dalla seconda metà del XVII secolo si iniziò a correlarle ad attività esoteriche, che più tardi sfociarono nella cartomanzia così com'è praticata ancora oggi. Non avendo alcun fondamento scientifico, leggere e interpretare i tarocchi sarebbe appunto l'"arte" di spacciare per vero ciò che è falso.
(Testo tratto dalla rivista Focus Extra)
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