Sistema di videosorveglianza, carte di credito e telefonini sono gli occhi del Grande Fratello che scruta ogni nostro comportamento. Viviamo in un gigantesco reality show dove ogni nostra mossa è controllata
Ore 8.00
Il cellulare dice tutto di noi...
Il cellulare dice tutto di noi...
Un sistema infallibile per tenerci sotto controllo è rappresentato dal nostro cellulare. Il nostro telefonino ha infatti un nome e un cognome: il numero di telefono che è registrato dentro la SIM e il codice IMEI che è memorizzato dentro all'apparecchio. Quest'ultimo è il numero di serie, internazionale e univoco, che identifica il nostro cellulare e che ne indica anche il modello e il luogo di costruzione. Conoscerlo è semplicissimo: basta digitare sulla tastiera la sequenza *#06# e il codice viene immediatamente visualizzato sul display. Quando accendiamo il cellulare, questo emette un segnale che si collega immediatamente al terminale più vicino e comunica la sua "esistenza" rivelando il proprio codice IMEI e comunicando ovviamente il numero di telefono presente sulla SIM.
Ore 13.15
Anche un sms ou un mms
Appena usciamo di casa e incominciamo a muoverci, questa operazione si ripete continuamente: il telefono cioè si scollega da un ripetitore e si aggancia a un altro più vicino fornendo continuamente indicazioni sulla propria identità. Diventa così semplice seguirne gli spostamenti e individuare con esatezza il luogo in cui si trova in un determinato momento. E poiché il telefonino è uno strumento personale, localizzando l'apparecchio si localizza automaticamente anche il proprietario. Ciò significa anche che chi ne fa un uso maggiore, telefonate, sms, mms, lascerà un numero superiore di tracce digitali fatte di spostamenti, di incontri, di viaggi: insomma, racconterà la sua vita attraverso i dati relativi alla sua posizione e i numeri chiamati.
Ore 8.30
La privacy nella spazzatura
Anche la spazzatura che produciamo può essere una riserva di indicazioni sulle nostre abitudini e su aspetti della nostra vita privata che dovrebbero rimanere riservati. Dalle scatole dei farmaci alle bollette, ai documenti bancari. Un'indagine dell'Acfe, l'associazione dei professionisti antifrode, ha rivelato che in 4 sacchetti su 10 è possibile trovare password, firme, estratti conto, ricevute della carta di credito.
Ore 9.00
Sotto l'occhio delle telecamere
Uffici, banche, semafori, parchi, caselli autostradali, stazioni e aeroporti, piccoli negozi e centri commerciali, scuole, palestre, parcheggi, metropolitane, ospedali, luoghi di culto: ogni luogo che frequentiamo è dotato di una o più telecamere e ogni giorni i nostri lineamenti finiscono in minuti e minuti di riprese. Dove finiscono le sequenze? Non si sa con precisione. Le immagini possono essere visionate in tempo reale e conservate per poche ore, ma anche conservate in banche dati.
Ore 15.30
Una spia nel computer
Anche il computer può trasformarsi in uno strumento di spionaggio individuale. Le minacce presenti su Internet non sono da sottovalutare. Esistono virus che seguono ogni nostro passo sulla Rete e stendono un rapporto sulle nostre preferenze. Altri, più pericolosi, cercano di scoprire le password che usiamo nei siti e alcuni riescono addirittura a ricostruirle spiando quali tasti della tastiera tocchiamo.
Ore 18.30
Il badge non solo per l'ufficio
Spesso le aziende e gli uffici utilizzano il badge per registrare identità, orario di ingresso e di uscita dal lavoro. Si tratta di tesserini in cui è inserito un chip basato sulla tecnologia Rfid (Radio Frequency Identification) che non ha bisgono di essere messo a contatto con il lettore perché utilizza onde radio per comunicare le informazioni. Questo tipo di tecnologia può essere utilizzata per controllare spostamenti e comportamenti dei dipendenti anche al di fuori dell'ambito lavorativo. Le onde radio trasmesse dal badge possono essere ricevute anche a distanza e potenzialmente anche da ricevitori diversi.
Ore 19.00
Il Bancomat e la carta di credito lasciano tracce
Ogni volta che utilizziamo un Bancomat comunichiamo a un computer dove ci troviamo in un determinato momento, quanto denaro abbiamo in tasca e in quale istituto bancario abbiamo il conto corrente. Se poi lo sportello è dotato di una telecamera di sorveglianza, associamo a queste informazioni anche i nostri tratti somatici. Lo stesso tipo di tracce vengono rilevate quando usiamo una carta di credito.
La tessera-punti svela i gusti
Quando facciamo la spesa al supermercato e consegniamo alla cassiera la tessera-punti, segnaliamo al gestore insieme alla nostra identità la nostra ubicazione, le nostre preferenze alimentari. Se acquistiamo ogni settimana prodotti dietetici, è probabile che abbiamo problemi di linea. Se la spesa di una settimana è maggiore rispetto a quella delel settimane precedenti, avremo ospiti a pranzo... Una volta raggiunti i punti necessari riceveremo in regalo un tostapane o una padella, ma in cambio avremo fornito informazioni su abitudini e tenore di vita.
Ore 19.30
Il telepass, il navigatore e l'antifurto: perfetti segugi
Sia con il telepass sia con la carta per pagare il pedaggio agli sportelli dell'autostrada, comunichiamo da dove siamo partiti, quando siamo arrivati e quanto ci siamo trattenuti in un luogo. Ancora più invasiva è l'unione della telefonia cellulare con la tecnologia Gps dei navigatori satellitari. Questi, avvalendosi di una rete di satelliti orbitanti attorno alla Terra, permettono di avere indicazioni riguardo la posizione, velocità e direzione di marcia. Tutte informazioni che arrivano dal satellite al nostro navigatore e che fortunatamente non possono fare il percorso inverso. Non è possibile inviare ai satelliti indicazioni sulla nostra posizione utilizzando un comune navigatore, che non ha la necessaria potenza di trasmissione. Se però al navigatore si aggiunge un impianto Gsm, ecco che il nostro scatolotto si trasforma in una preziosa fonte di informazioni capace di inviare un messaggio con le coordinate geografiche della nostra posizione e tutte le notizie si nostri spostamenti registrate in precedenza. È questa la tecnologia su cui si basano gli antifurto satellitari che, se da un lato svolgono un compito insostituibile per ritrovare un'auto rubata, dall'altra possono essere usati per ottenere indiscrezioni sui nostri comportamenti.
Ore 13.15
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Ore 8.30
La privacy nella spazzatura
Anche la spazzatura che produciamo può essere una riserva di indicazioni sulle nostre abitudini e su aspetti della nostra vita privata che dovrebbero rimanere riservati. Dalle scatole dei farmaci alle bollette, ai documenti bancari. Un'indagine dell'Acfe, l'associazione dei professionisti antifrode, ha rivelato che in 4 sacchetti su 10 è possibile trovare password, firme, estratti conto, ricevute della carta di credito.
Ore 9.00
Sotto l'occhio delle telecamere
Uffici, banche, semafori, parchi, caselli autostradali, stazioni e aeroporti, piccoli negozi e centri commerciali, scuole, palestre, parcheggi, metropolitane, ospedali, luoghi di culto: ogni luogo che frequentiamo è dotato di una o più telecamere e ogni giorni i nostri lineamenti finiscono in minuti e minuti di riprese. Dove finiscono le sequenze? Non si sa con precisione. Le immagini possono essere visionate in tempo reale e conservate per poche ore, ma anche conservate in banche dati.
Ore 15.30
Una spia nel computer
Anche il computer può trasformarsi in uno strumento di spionaggio individuale. Le minacce presenti su Internet non sono da sottovalutare. Esistono virus che seguono ogni nostro passo sulla Rete e stendono un rapporto sulle nostre preferenze. Altri, più pericolosi, cercano di scoprire le password che usiamo nei siti e alcuni riescono addirittura a ricostruirle spiando quali tasti della tastiera tocchiamo.
Ore 18.30
Il badge non solo per l'ufficio
Spesso le aziende e gli uffici utilizzano il badge per registrare identità, orario di ingresso e di uscita dal lavoro. Si tratta di tesserini in cui è inserito un chip basato sulla tecnologia Rfid (Radio Frequency Identification) che non ha bisgono di essere messo a contatto con il lettore perché utilizza onde radio per comunicare le informazioni. Questo tipo di tecnologia può essere utilizzata per controllare spostamenti e comportamenti dei dipendenti anche al di fuori dell'ambito lavorativo. Le onde radio trasmesse dal badge possono essere ricevute anche a distanza e potenzialmente anche da ricevitori diversi.
Ore 19.00
Il Bancomat e la carta di credito lasciano tracce
Ogni volta che utilizziamo un Bancomat comunichiamo a un computer dove ci troviamo in un determinato momento, quanto denaro abbiamo in tasca e in quale istituto bancario abbiamo il conto corrente. Se poi lo sportello è dotato di una telecamera di sorveglianza, associamo a queste informazioni anche i nostri tratti somatici. Lo stesso tipo di tracce vengono rilevate quando usiamo una carta di credito.
La tessera-punti svela i gusti
Quando facciamo la spesa al supermercato e consegniamo alla cassiera la tessera-punti, segnaliamo al gestore insieme alla nostra identità la nostra ubicazione, le nostre preferenze alimentari. Se acquistiamo ogni settimana prodotti dietetici, è probabile che abbiamo problemi di linea. Se la spesa di una settimana è maggiore rispetto a quella delel settimane precedenti, avremo ospiti a pranzo... Una volta raggiunti i punti necessari riceveremo in regalo un tostapane o una padella, ma in cambio avremo fornito informazioni su abitudini e tenore di vita.
Ore 19.30
Il telepass, il navigatore e l'antifurto: perfetti segugi
Sia con il telepass sia con la carta per pagare il pedaggio agli sportelli dell'autostrada, comunichiamo da dove siamo partiti, quando siamo arrivati e quanto ci siamo trattenuti in un luogo. Ancora più invasiva è l'unione della telefonia cellulare con la tecnologia Gps dei navigatori satellitari. Questi, avvalendosi di una rete di satelliti orbitanti attorno alla Terra, permettono di avere indicazioni riguardo la posizione, velocità e direzione di marcia. Tutte informazioni che arrivano dal satellite al nostro navigatore e che fortunatamente non possono fare il percorso inverso. Non è possibile inviare ai satelliti indicazioni sulla nostra posizione utilizzando un comune navigatore, che non ha la necessaria potenza di trasmissione. Se però al navigatore si aggiunge un impianto Gsm, ecco che il nostro scatolotto si trasforma in una preziosa fonte di informazioni capace di inviare un messaggio con le coordinate geografiche della nostra posizione e tutte le notizie si nostri spostamenti registrate in precedenza. È questa la tecnologia su cui si basano gli antifurto satellitari che, se da un lato svolgono un compito insostituibile per ritrovare un'auto rubata, dall'altra possono essere usati per ottenere indiscrezioni sui nostri comportamenti.
(testo pubblicato sulla rivista Airone nº 313 - maggio 2007)
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